venerdì 3 maggio 2013

Il principio misantropico


Sono una frana negli approcci sociali.
Non nei rapporti sociali nei quali sono un po' più spigliato - riesco a fare amicizia e chiacchierare con quasi chiunque.
Quando però si tratta di andare leggermente oltre nel perseguire i propri obbiettivi anche di fronte ad un atteggiamento benevolo mi rivelo una talpa. Sono miope ai segnali altrui e preferisco restare sottoterra.

Qualche tempo parlavo della tecnica d'approccio con il campione sovietico (vedere video) e con l'Uomo di Passaggio - recentemente eletto a figura metaforica di fratello maggiore (non vi preoccupate i tempi di MammaCasetta -cui mai ho giocato- sono ben distanti).
UomodiPassaggio (d'ora in avanti UdP) mi consiglia sul come pormi di fronte alla gente e ai gruppi poco conosciuti.
Abbiamo approcci completamente diversi: io mi faccio largo nei gruppi a suon di barzellette (cosa che mi è valsa un soprannome nella Steppa e l'istituzione di un premio alla memoria nella mia natia Desolazione) mentre lui si improvvisa fonte gravitazionale col peso dei suoi silenzi.

Terribile!

UdP dopo aver visto che sta tattica sono incapace di usarla mi dà consigli vari riassumibili in un:
- Play it cool, man.
I can't play it cool. I'm not cool enough inside!
Il campione sovietico non se l'è sentita di commentare rinchiuso com'è nel suo monachesimo socialista d'antan.

Non intendo usare ancora questo blog come diario da sedicenne. Per quello c'è già il mio libretto rosso dei pensieri scritto in alfabeto ascaro.

Il fatto è che io non ritengo che questa mia difficoltà e tutto che ne consegue siano colpa dei miei genitori - freudianamente parlando.
Ok. Non è che sia stato esposto ad un modello educativo passivo straordinario: una madre che mi ha trasmesso la logorrea e dal padre un'insicurezza esistenziale.

Il fatto è che questa società ci vuole così.
I social network e i telefonini. Ci incoraggia alla codardia e alla miopia e ci rende ciechi agli altri. Io mi considero un esempio dell'Homo telematicus che è destinato ad emergere da un simile sconsiderato uso della parola scritta di fretta.
Accidenti.

In più aggiungiamo il fatto che a mio parere il principio antropico è una grandissima cazzata. Principio antropico secondo il quale l'universo e le leggi fisiche e la quantistica sarebbero equilibrate così perché dal guazzabuglio originale di fango serpenti e mele ne uscissimo noi. Un par de bae.
Oltre al fatto che questo modello è estremamente egocentrico - ma dai le leggi di newton create su misura per noi? - il fatto è che questo universo ci odia.

Ci odia profondamente. S'è rotto le balle di esseri senzienti che lo indagano e lo esplorano e gli infilano satelliti e sonde su per ogni dove. Gente così arrogante da essere arrivata a dire che tutto ruota attorno a loro ancora prima di essere riuscita a dotarsi di un sistema sanitario (leggasi gabinetti) efficienti. Per non parlare del perdurare di povertà e ingiustizia.
Ecco fossi io l'universo cercherei di sterminarli nel minor tempo possibile.

Come i dinosauri. Recentemente ne è stato scoperto uno assieme ad una copia del bestseller filosofico del Triassico "Dinosauri: giganti della Creazione". Erano ancora teisti - il che non rappresenta troppo un fastidio - ma si davano troppe arie e l'universo ha provveduto. Un meteorite? Un'epidemia? Una glaciazione? Non importa. Sono morti tutti - loro e la loro filosofia.

Lungi da me il voler attribuire una volontà precisa all'universo. Non credo l'abbia. Di sicuro non ragiona come me - per fortuna. Ma è solo una questione di tempo. Siamo appena appena ancora in vantaggio tecnologico: vaccini contro le malattie e missili contro gli asteroidi e magliette della salute antiglaciazioni. Ma non durerà a lungo.

Tornando a sopra cosa c'entrano le mie pare con quello che ho presuntuosamente battezzato il principio misantropico?
C'entra che in un ambiente simile è ovvia la nascita di disadattati a frotte.
Confesso: sono una pecora. Presuntuosa e cosciente della sua essenza. Una pecora che ci prova almeno un po' a liberarsi della propria dolorosa condizione.

Tanto nel lungo periodo siamo tutti morti.
E allora nel breve periodo viviamo! Mi riprometto di seguire il mio consiglio: un po' di Jägermeister e zero dignità. Ricetta sicura per rimediare gioia e guai.
Per ora è tutto.

Al prossimo asteroide e al prossimo sms.

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