mercoledì 23 ottobre 2013

The Return of The Walking Dead




Lo so, lo so, è passato molto tempo dal mio ultimo post. Purtroppo mi sono dovuta scontrare con qualche difficoltà di ordine burocratico all’università…adesso posso sfoggiare una fantastica impronta di stivale sul sedere che sancisce il mio costante impegno durato tre infernali anni. Dico io, almeno potevano darmi uno foglio di carta, una medaglia, un sacchetto di taralli, che ne so, qualcosa da sbattere in faccia a quegli stronzi che mi trattavano di merda al liceo. Invece nemmeno questa soddisfazione. Pazienza.
 

Ed è proprio durante questo buio periodo, passato ad infilzare bamboline vudù e praticare fatture di vario genere che includessero diarrea incontrollabile e altri fastidi innominabili, che ho pensato a come farmi perdonare per la lunga assenza. Fino a ieri sera, avevo in mente una chiara idea che però alla luce dei recenti eventi mi sembra opportuno rimandare al prossimo post.

Non avete ancora capito di cosa sto parlando? Se così fosse vi prego cercare su Google “centro di ricerca bionucleare segretissimo con seri problemi di sicurezza”, andare alla sezione “malattie infettive sconosciute” o in alternativa “rifiuti biologici non ben identificati ma non distruggiamoli che non si sa mai”….Fatto? Adesso memorizzate bene l’indirizzo e dirigetevi verso la struttura dove, a vostra scelta, potrete infettarvi con una forma farmacoresistente di ebola, un fungo geneticamente potenziato, farvi bombardare di radiazioni, bere sangue di alieni o chissà…a questo punto dovreste rendervi conto di cosa parlo. Anzi no, in effetti non vi rendereste conto di nulla, solo di avere una gran fame.

Dai ragazzi sto parlando di The Walking Dead!! Il grande ritorno, la attesissima quarta stagione!!

Se ancora adesso non avete la minima idea di cosa sto parlando…sappiate che The Walking Dead non è altro che una serie tv prodotta a partire dal 2010 dalla AMC, che fa capo però all’omonimo fumetto nato nel 2003, senza però seguirne alla lettera la storia. Confusi? Non lasciatevi spaventare da questo strappo narrativo, ci sono altre cose, veramente spaventose, in agguato.
Si è vero, il titolo è già un spoiler di per sé, ma non  fatevi ingannare dal fatto che non dovrete indovinare per tutta la puntata con che mostro il protagonista avrà a che fare…(illusi!!!)
I dubbi sono laceranti, la certezza una sola: sopravvivere. Preparatevi quindi a rosicchiarvi le unghie e ingozzarvi di popcorn seguendo le vicende del vostro protagonista preferito, tremando nella consapevolezza che prima o poi morirà. Se a questo punto vi è venuto in mente Game of Thrones, siete degli ingenui. E qui ho detto tutto.

Mi chiederete quindi: perché diavolo dovrei guardarmi una serie tv che conta una presenza non-morta di 5000 a 1 e dove i miei personaggi preferiti sono talmente disperati da non avere nemmeno la carta igienica?
Se amate gli horror, gli zombie e le budella, non dovreste neppure farmi questa domanda. Se invece fate parte del pubblico dei cacasotto o alla gigantesca massa dei neofiti, un paio di cose da sapere: gli zombie ci sono, puzzano, fanno abbastanza schifo e non sono decisamente da sottovalutare. Dimenticatevi quindi coloriti verdastri e non-morti talmente lenti da passargli davanti facendo la ola. Niente mockumentary improbabili come Land of the Dead, niente zombie rabbici sotto anfetamine come in quell’obrobrio di 28 giorni dopo e niente parentesi mistico-religiose alla REC. The Walking Dead omaggia i grandi classici come Night of the Living Dead e L’alba dei morti viventi in molte occasioni, rinfrescando la classicissima epopea survival attraverso strategie narrative molto ghiotte per gli amanti del genere.

Saprete inoltre davvero poco di cosa sta succedendo, analogamente ai protagonisti, ritrovandovi persi e disorientati di fronte ad un mondo irriconoscibile, portandovi direttamente alla domanda: “che cosa farei?”. Domande che di fronte al Navy Seal, ex Marine o agente dell’FBI del b-movie di turno nemmeno vi porreste. Lo strano melting pot dei sopravvissuti di The Walking Dead è invece molto più realistico per quanto improbabile e contraddittorio…ma come reagire diversamente, quando gli sconosciuti che prima non avresti degnato di uno sguardo potrebbero essere le ultime persone rimaste sulla terra?


Nessun commento:

Posta un commento