domenica 21 settembre 2014

L'evoluzione del percorso





La maggior parte degli individui sentono il bisogno di essere guidati o sviluppare un credo per giustificare gli eventi positivi e soprattutto negativi che accadono.
Questa debolezza e mancanza di una struttura autonoma non è necessariamente negativa, ma possiede un gran rischio potenziale, poichè rimuove la spinta del libero arbitrio.


Ogni arrogante, prepotente, destabilizzante guida che si impone sul percorso personale può essere interessante da ascoltare o accostare a scopo di confronto. Ma la vera forza in ognuno e la conseguente capacità di scelta obiettiva, dovrebbe essere l'autocritica dei propri pensieri. Perchè assegnare le responsabilità a un destino padrone, le tragedie a una volonta superiore, o un amore a un percorso karmico?..

Se esiste la creatività sociale, non solo su una tela, il credo può essere continuamente diverso per ognuno. Ieri ho conosciuto alcune persone appartenenti all'archetipo di fede assoluta nella forma più pura: la propria strada. Le proprie idee volte alla propria arte, l'assoluto anticonformismo, il distacco dai preconcetti di ipocrisia, quella bontà che riconosci a distanza, la voglia di fare ciò che piace a qualsiasi costo. Nel momento in cui questo si sposa con la fiducia in se stessi per amore delle proprie azioni, senza la contaminazione dell'ego, il risultato è meraviglioso.


Il desiderio è la vera malattia e causa. Inutile predicare un controllo ipotetico o segnalare una strada contrassegnata, quando si possono prevenire le scelte.

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