venerdì 11 gennaio 2013

Steppa e lupi e orsi gratinati



Qui nella steppa desolata l'unico modo per sopravvivere è evolversi e diventare dei lupi. Non ovviamente morire a milioni finché attraverso i cicli di generazioni gli esseri umani si saranno coperti di peli e avranno zanne ed artigli affilati.
No. Uno perché sono troppo giovane (e non credo di essere adatto) per procreare e perchè ci vorrebbero milioni di anni. E se tutto va bene abbandonerò la steppa nei prossimi due anni se ovviamente i miei dei saranno d'accordo.
Bisogna diventare lupi e riunirsi in branchi.

La facoltà che frequento ha un nome arrogante e pomposo che nella mia mente ho sempre sostituito con "Scuola superiore di sopravvivenza per futuri disoccupati e inetti là fuori nella steppa". Anche questo suona pomposo ed è visibilmente lungo e logorroico quanto me ma almeno è un po' più realistico su cosa aspetta l'ignaro cucciolo d'uomo che ne attraversi le porte.

Perché lì dentro vi aspetta la vita vera e non intendo avventure in stile Orso Gratinato il cui nome reale mi ha sempre ispirato fantasie di vichinghi barbecue selvaggi con buona pace di vegetariani e animalisti.
Dico: un barbecue di orso! Non vi sentite già crescere i peli sul petto come dei veri uomini dei tempi che furono e non vi vedete giù sulla prua di un drakkar a contemplare l'orizzonte in cerca di un bel villaggio da saccheggiare e devastare?

Lì dentro attendono meridionali e settentrionali e centrali. Settentrionali che si fingono meridionali e madrelingua tedeschi in agguato dietro ogni angolo. Lesbiche e gay. Metallari e rapper e rocker e truzzi e sorelle di rapper. Abitanti di stati risibilmente piccoli che giusto per rendersi più riconoscibili hanno dei rasta che invidio tantissimo. Una forte comunità di rappresentanti della pianura della tristezza.
Professori che fano il loro lavoro e professori che non lo fanno e che magari ti raccontano belle storie che ti fanno pensare di non volerti mai ridurre cosi e marpioni che danno 30 alla prima tetta e la lode alla seconda. Un professore ci ha raccontato cosa succede se bevi latte di cammella. Se ci vediamo ricordatemelo e ve la racconto.
Di tutto e dico di tutto.

E il bello è che non finisce qui. C'è persino la possibilità di diventare amici di tali soggetti. E allora si vedranno coppie che si separano e gente che si mette assieme e gente che va a convivere e poi inizia ad imprecare come Mosconi pur non avendo mai bestemmiato prima. E così via.

E devi diventare un lupo e inziare il tuo branco pena l'esclusione da questa gran vita. O perlomeno se proprio il lupo non ti riesce diventare un tenero cucciolo di labrador e fare gli occhioni dolci finché il branco non ti accetta. Come ho fatto io raccontando barzellette a tutto spiano.
Ripensandoci forse sembravo più un chihuahua. Ma col vostro permesso continuerò a sognare d'esser lupo e di poter un giorno solcare questo vuoto golfo su un drakkar per depredare e saccheggiare la Croazia e farmi un orso alla griglia assieme al generalissimo e di aver un giorno un figlio che ulula alla luna.

Ma fino ad allora l'unica cosa che posso dire mentre sorseggio un té e trangugio biscotti da vero uomo e da vero lupo è: tanti saluti dalla steppa e dalla scuola superiore di sopravvivenza per disoccupati ed inetti.

Al prossimo ululato.

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