martedì 19 febbraio 2013

Un mondo piatto e il fantasy. Un consiglio di lettura poco oggettivo

[NOTA INTRODUTTIVA: oltre a non aver alcuna morale, non sono neppure imparziale. Cerco però, in luogo di essere obbiettivo, di essere onesto intellettualmente. Accontentatevi. O crepate, vedete voi.]


 

Sticazzi.
Non lo dico mai, non fa parte del mio daletto né del mio essere e non è che mi piaccia granché. Però dopo aver riletto per la settordicesima volta un libro dell'autore che presento più in basso, improvvisamente le copie dei vari fantasy che ho letto durante l'adolescenza (mi vengono i brividi a pensarci) mi inquietano e mi sembra mi fissino minacciosi.
Il pensiero però poi va agli scaffali immediatamente sopra, ai Tolkien, agli Eddings e ai Le Guin che popolano la mia libreria.

E subito sento affollarsi l'aria delle domande dei libri della troisi e dei suoi emuli (vedi paolini): perché non mi leggi, cos'ho che non va, guarda che ho venduto milioni di copie io, ecc. Preso dal sonno, mi volto e mormoro: STICAZZI.

Licia Troisi al Lucca C&G
Quest'espressione mi richiama sempre alla memoria una canzone che rappresenta bene i tentativi degli autori di dare una coerenza a prodotti commerciali e che di fronte a un pubblico sostanzialmente rincretinito da tv e marketing gettano il cappello per terra, ci saltano sopra e urlano appunto "STICAZZI! 'A bucia di culo che me sto a fa io a raccontarte sta fregnaccia".

Poi vendono appunto milioni di copie, si trovano sorridenti e scintillanti in ogni libreria. Nel frattempo un pezzo delle lingue in cui vengono tradotti sti obbrobri muore, per non parlare di quella d'origine. Ogni volta che viene venduto un libro del Mondo Emerso un hobbit muore e il Bibliotecario piange.

Ma da assiduo lettore di Pratchett e da anni non più di quella schiatta che ha creato il teen fantasy mi sento al sicuro dall'Apocalisse. Ho una birra in mano, dei bei libri intorno a me e sono pronto a parlarvi del mio autore preferito.

CARICA, CHE IL CIELO LI CONFONDA!

Terry Pratchett
Terry Pratchett, chi è costui?
Per i meno avvezzi al fantasy temo proprio questo nome non vi dirà assolutamente nulla; d'altra parte parlarvi di Pratchett (d'ora in poi per comodità TP) o di Ursula K. Le Guin o di David Eddings se avete visto solo il Signore degli Anelli (non letto!) e/o Game of Thrones è come parlarmi della magnificenza di Go'gol o di Tolstoi nonostante io abbia solo letto alcune poesie di Majakovskij.
Perciò una breve introduzione per tutti: TP è un simpatico vecchietto nato nel '48 che nella vita ha fatto di tutto. Persino l'addetto stampa di una centrale nucleare (!). Un bel mattino ha deciso che era più divertente mettersi a scrivere di mestiere cose fantasy invece delle cose pazze che già aveva scritto per lavoro. Così nacque Mondo Disco.
Da allora TP ha scritto più di 31 romanzi su questo pazzo mondo piatto...

MONDO DISCO

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Mondo Disco è un mondo piatto che poggia sulle spalle di quattro elefanti in piedi sul guscio di un'enorme tartaruga cosmica. Detta così già l'ambientazione suona pazza e non pazza buona, ma pazza del tipo "Omioddiocosadiavolostoleggendo?".
Questo è un mondo leggermente instabile, ha un quoziente di realtà leggermente basso e c'è magia da tutte le parti. Gli dei esistono (e hanno il fulmine facile!) e pure i draghi, anche se sono draghi di palude grandi come cani e tendono ad esplodere più del pastore tedesco medio. Le piogge di pesce sono talmente frequenti che un "paesino sulle [montagne] Ramtop ha fatto dell'inscatolamento delle aringhe la propria industria locale" e quando NON nascono vitelli con due teste la gente si inquieta.

LE PERSONE

Il peggior mago di sempre...forse. Scuotivento.
Gli abitanti di Mondo Disco sono vari ed eventuali: umani, troll, nani, vampiri, zombi, lupi mannari e così via. Nonostante questo tocco di fantasy, quelli che realmente abitano Mondo Disco siamo noi. Noi occidentali, la nostra civiltà, il nostro modo di fare sono tutti lì - specialmente ad Ankh Morpork, grande come Città del Messico, viva come New York e pulita come una favela brasiliana. La sottile patina di malignità che ricopre l'anima dell'affarista sig. Mi-Voglio-Rovinare-Dibbler (che vende le STESSE salsicce da 20 anni - non assaggiatele mai) è la stessa del broker di Wall Street - ripensandoci, forse MVRDibbler è un po' più sognatore dello squalo medio; il mago medio, grasso e indolente e conservatore, pare lo stereotipo del capitano d'industria prossimo alla pensione...perché d'altra parte, su Mondo Disco, la magia è soltanto un lavoro come un altro; le faide tra nani e troll, una metafora del razzismo...

GRANDI TEMI PER PICCOLI UOMINI

Siamo seri.
 I grandi temi della letteratura sono tutti presenti, il fantasy è rappresentato nella sua interezza: guerra, amore, morte, magia, nazioni/mondi in perciolo...ma è tutto dall'altro lato dello specchio. Scordatevi i grandi eroi impeccabili e granitici o i maghi possenti ed impeccabili di cui avete letto finora. In Mondo Disco non esistono eroi e se esistono sono più come me e voi che non come i cavalieri del ciclo arturiano: i personaggi sono spesso dei falliti, gente più comune di Bilbo Baggins che una volta salvato il mondo deve tornare a casa e fare i conti con la vita di tutti i giorni, le bollette e spesso un letto vuoto. I protagonisti sono guardie cittadine (quelle che vengono solitamente ammazzate dall'eroe di turno), maghi incapaci, eroi in pensione o streghe che non fanno magie ma usano la "testologia".
Di fronte alle grandi sfide, i cinici restano cinici e gli stronzi restano stronzi, proprio come accade nel mondo reale. D'altronde, per citare l'autore: "C'è più magia in un telecomando che nella bacchetta di un mago e se qualcuno dice il contrario è perché sta guardando il mondo dalla parte sbagliata".
La giustizia, la realtà, la fede, la conoscenza e la convivenza: queste sono le grandi idee che attraversano il Mondo Disco.

PICCOLI E GRANDI CRIMINI: LA GUARDIA CITTADINA

Capitano Vimes, al vostro servizio.
Così capita che il corpo della Guardia sia formato da tre falliti: il cap. Vimes, avvinazzato, disilluso, cinico e molto arrabbiato col mondo; il Sgt. Colon, ingenuo, pasticcione e molto molto terra terra; il caporale Nobbs, scimmiesco (si dice sia stato espulso dalla razza umana per aver tentato di arrivarci a spintoni!), cleptomane ma dal cuore d'oro. Tutto questo viene sconvolto dall'arrivo di Carota, un nano di due metri d'altezza (è stato adottato), zelante esecutore della legge e amico di tutti, capace di ridare fede al decadente corpo e di riportarlo (forse) ai fasti del passato.
Proprio attraverso questi uomini e la loro interazione con il Patrizio Vetinari, governante dittatoriale quasi benvoluto dalla popolazione - la cui idea di libera scelta è o diventare una sua spia o "farsi appendere di propria volontà sopra una fossa di scorpioni" - TP ci invita a riflettere sulla giustizia nella società di oggi, dove i grandi crimini rimangono impuniti e solo i piccoli criminali finiscono dietro le sbarre.
Aggiungete che ad Ankh Morpork le gilde di Ladri e Assassini sono legali, gli omicidi avvengono su appuntamento e i ladri sono dotati di regolare licenza e avrete un quadro su come dev'essere mantenere l'ordine pubblico in una città del genere...

PER CONCLUDERE

Il Bibliotecario vi può aiutare a trovare il libro che cercate. QUALSIASI libro.
Qualunque cosa io vi possa dire su Pratchett sarà sempre meno di quanto si trovi in ognuno dei suoi romanzi. Come dare una bella ed esaustiva visione d'insieme di un mondo in cui "un creatore qualsiasi che avesse detto -Sia fatta la luce! non avrebbe potuto continuare per via di tutta la gente che chiedeva - Va bene, ma di che colore?". Ecco, un mondo così è troppo.
Io vi consiglio caldamente di approcciarvi leggendo "A me le guardie". Bello, semplice ed appassionante. Guardie, draghi, il Patrizio, altri draghi. Non ve ne pentirete. Altrimenti continuate pure a leggervi le troisate di paolini e compagnia. La scelta è vostra (e un giorno potreste bruciare all'inferno sbagliato per questo).

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