venerdì 22 febbraio 2013

Votare sì, votare no, votare boh




Il Kollettivo Ferramenta ama parlare di politica. Specie da ubriachi. Perlomeno di sicuro Ugo e Husky. Poi arriva Charlie che inizia a tirar rutti e a dire cattiverie e a raccontare malvage barzellette sull'URSS da buon stanacomunista qual è. D'altronde - dice biascicando - se ci sono i cattocomunisti ci sarà spazio pure per la rivoluzione popolare luciferina no? Noi di norma non ci azzardiamo a commentare.
Ugo e Husky sono sempre stati all'incirca sulla stessa lunghezza d'onda - più o meno - e quindi più che dibattiti veri e propri con tesi ed antitesi a discrezione degli attori si sono dimostrati scambi d'opinioni tra cervelli rincreniti da sonno e alcol. Husky parla di politica e sociologia e Ugo del rapporto politica-linguaggio e/o della situazione internazionale. Che è sempre invariabilmente brutta.

Ora è tempo dell'ennesimo momento della verità. Sono arrivate le agognate elezioni. Chi votare? Ma soprattutto: votare?

Votare per noi è importante. Non ci illudiamo di cambiare il mondo con un pezzo di carta; da minoritari (e minorati) quali siamo sappiamo per certo di non vincere e di non governare tramite la nostra scelta. Noi siamo quelli che vince sempre qualcun altro. Siamo la squadra che sceglie lo sfigato goffo e incapace alle partite di calcio in cortile. E lo sceglie per primo.

Non per questo ci arrendiamo al mugugno dell'arreso. Noi scegliamo lo zoppo ma non quelli che si siedono a guardare la partita perchè non sono capaci. Anche se tante partite le abbiamo guardate dalla panchina. ( qui a parlare è Ugo Tovil perchè io, Husky Whisky, son sempre stato titolare.)
Non crediamo nell'astensionismo. Non votare è delegare il proprio diritto alla lamentela. Per Ugo - fedele seguace del dio delle lamentele - sarebbe insopportabile.

Anche perché non sono tutti uguali. Nossignore. Potranno esser tutti ladri ma nessuno ruba uguale. Un conto è rubare a chi non ha neanche gli occhi per piangere (ddl. 25/20.. detto "Salvalacrime") e un conto è rubare a chi ha già rubato. Se davvero la proprietà privata è un furto siano i rappresentanti da noi scelti dei novelli Robin Hood (ci va bene persino quello di Mel Brooks!).
Non vogliamo rassegnarci ai Ser Biss.

Votate.
Noi sappiamo già chi. Charlie bofonchia: "Movimento Sette Stelle di Hokuto". Noi manteniamo con poco dignità il riserbo. Votate chi vi pare.
Ma se non votate e poi vi lamentate fatelo fuori dalla portata delle nostre orecchie. Per quanto pigri e studenti ed inadatti ai lavori manuali siamo pur sempre il Kollettivo Ferramenta. E attorno a noi c'è altro che ferro pesante.

IL KOMITATO CENTRALE DEL KOLLETTIVO FERRAMENTA.
Ugo, Husky, Rey, Ruphus, Sinistro

Nessun commento:

Posta un commento