Mi sa che ora di sera sbocco. Altre immagini più sotto! |
Solo Satana sa perché mi voglio tanto male e perché mi sia balzata in mente l'idea di fare una cosa così aberrante: parlare di un libro terribile ormai sepolto e dimenticato da tutto e tutti.
Sarà perché l'autore non è morto, anzi, continua a far danni.
O sarà forse perché il mio peggior anno delle superiori è stato dominato dal poster gigante di Step-Scamarcio?
Fatto sta che questo è stato un fottuto libro di culto per ragazzine cogli ormoni a mille. E questo lo ha reso all'epoca più pericoloso di Saddam Hussein e dei suoi mortaretti.
La copertina della traduzione irachena " 'ana wa-'anti thalatha meter fawq al-sama' " |
Maledette lobby degli anticoncezionali. Abbiamo rischiato un'esplosione demografica!
Fatto sta che a quei tempi c'erano due libri in particolare disponibili per le piccole sgrillettatrici: 3MSC e Melissa P. Solo che 100 colpi di spazzola (nella mia lista "Prima o poi leggerò" - sta Sasha Grey de noantri) ti guardavano tutti malissimo se te lo vedevano in mano, come a dire che poi finivi all'inferno. Senza fare due più due e realizzare che se lo stava leggendo e se veniva pubblicato all'inferno ci eravamo già.
Dannati teisti!
Insomma, a quei tempi si cianciava un sacco di sto libro e che è bello e che oddio-quanto-è-figo-step-e-che-smorfiosa-sfigata-babi. E se ti capitava d'esser maschio, tendente al nerd e al fantasy (stavi faticosamente leggendo Tolkien magari) e con un minimo di gusto letterario e per la vita, sapevi di dover girare al largo da quelle combriccole, pena l'evirazione.
Ovviamente la recensione non tiene conto di tutto ciò che è nel libro. Si ferma a prima delle ultime 24 pagine, le uniche in cui diventa quasi leggibile. Se avessi voluto scrivere tutto ciò che mi è passato per la mente negli ultimi quattro giorni leggendolo non mi sarebbe bastato un libro intero.
E ora, dedicato a tutti i momenti in cui mi sono sentito sull'orlo di detta evirazione, ecco:
3 METRI SOTTO TERRA ovvero RECENSIRE UN LIBRO CHE ODIAVI SENZA AVERLO MAI LETTO PRIMA
Appena ho iniziato a leggerlo mi sono detto: è terribile.
Mi ha dato fastidio su svariati livelli.
Il primo è quello della lingua. L'autore prende il peggio dello slang sgrammaticato romano da tipo truzzetti/e e disagiati e lo combina con quello che nella sua opinione dovrebbe sembrare una lingua poetica nelle descrizioni. Risultato pessimo.
Secondo, i personaggi non sono credibili. Possono essere verosimili, ho conosciuto gente simile. Ma questi non sarebbero stati adatti neppure per entrare nelle SS.
Stupidi, violenti, macho o deboli, borghesi e debosciati e viziati i maschi; orribilmente sfigate o oche belle senza cervello le ragazze. Certamente la casistica di entrambi i gruppi si riscontra, ma una divisione così netta è decisamente imbarazzante per un romanzetto che pretende di raccontare una generazione. Ne racconta probabilmente la parte peggiore.
No comment. |
La violenza è sempre gratuita, fascistoide, amorale, buttata là a caso. Persone simili esistono sicuramente - ma si può stare sicuri che di norma entrano ed escono di galera frequentemente. Spesso muoiono giovani. ma di sicuro non sono fighi. Temuti sicuro, ma credo sia più un mito che una realtà quello del duro che picchia tutti e si becca la tipa perché è il più forte.
D'altronde è la stessa cosa che succede nei romanzi erotici: ragazzi, avere un pene lungo 25 cm non vi assicura una donna. Non per una relazione come quella che sognate, perlomeno. E difficilmente chiunque vi si getterà tra le braccia solo perché c'avete un uccellone.
Quarto. Ci rendiamo conto che l'opera di seduzione di step è un'immensa gigantesca violenza psicologica ai danni di una ragazzina infoiata? Sul serio. In tribunale una cosa del genere sono anni e anni di reclusione. Lei poi è terribile.
Fosse stato uno studio scientifico sulla sindrome di stoccolma basato sulle personalità della protagonista e della sua migliore amica si sarebbe meritato la pubblicazione su Nature e una standing ovation da parte dell'intero mondo scientifico. Non essendolo, causa orrore.
Come difensore della parità sessuale - anche se maschio - trovo la storia aberrante. Questo è il messaggio che viene trasmesso alle nostre coetanee, alle vostre figlie/nipoti? Che devono calare le braghe di fronte al duro?
Mioddio, preferirei tornare al dolce stilnovo. Visioni entrambe stereotipate della donna, sicuro, ma in una almeno ci faceva la figura dell'angelo, bella ma impossibile, degna di tutto ciò che era puro e nobile nell'anima del poeta. La realtà era diversa, ma almeno non passava il messaggio: mostra i muscoli alla donna, tormentala e falle del male e ti amerà. Davvero un messaggio degno degli Harmony di cui sopra o dei film porno.
Questo è il risultato. |
Se Brizzi in Jack Frusciante ci aveva raccontato la noia e il deserto emozionale dell'adolescenza e pazienza in Zanardi invece le gesta di tre veri teppisti con vere personalità - maligni, complessi e complessati, capaci di essere dolci o crudelissimi a seconda del momento, ma pur sempre in eterno mutamento da adolescenti quali sono - Moccia invece non ci descrive niente.
Ok, Step in fondo è un tenerone che fa il bastardo perché gli manca la mamma e perché il fratello e il padre sono degli sfigati. Ma in fondo lui è un disturbato che avrebbe bisogno di uno psicoanalista, non di una morosa. Non sa amare e lo dimostra ampiamente - e continua a farlo. E lei, stregata dai suoi muscoli e dal suo sorriso lo lascia fare.
Meraviglioso.
Questo sì che è il ritratto di una generazione. Poi ci chiediamo dove sono finite le ideologie, i sogni e la passione nella nostra generazione (primi anni 90) e in quelle successive? Ecco la risposta alla domanda: ma che c'hanno in testa le giovani d'oggi? 'Sta merda.
Per gli appassionati di dietrologia, fateci sapere chi ha pagato moccia per scrivere ste stronzate lasciando un commento qui sotto! l'ipotesi più divertente avrà una menzione d'onore speciale nel blog!
Che l'abbia commissionato lui sto schifo? |
Dopo aver letto Le città della notte rossa di Burroughs - so che non bisognerebbe fare paragoni, stiamo parlando di un libro e su un libro solo dovremmo concentrarci però chissenefrega (vedi sopra) - pensavo di non riuscire più a star male per un libro. C'è riuscito Necropoli a farmi replicare.
Ma si tratta di due inferni - la droga dell'autore e la sua sessualità scomposta come una frattura esposta e piena di merda come un cesso intasato in autogrill nel primo, l'inferno del campo di Arbe nel secondo - che hanno dignità.
Due inferni che dal mio salottino infernale disegnato da un pretuccio borghese senza troppa inventiva - fiamme e stridore di denti - non posso che apprezzare. Perché vanno aldilà e fanno da monito e insegnano e ti lasciano male. Ti fanno male. Ma ne esci - forse.
Questa violenza di 3MSC, fisica e psicologica e sentimentale, invece non fa che disegnare l'inferno peggiore di tutti: quello dell'inutilità. Tutti fanno le cose per caso, sono cattivi o dolci senza un perché e questo non risponde neppure ad una pretesa volontà di realismo.
La gente non fa le cose per caso. Al massimo non conosce i motivi delle proprie azioni. Ma è compito tuo, scrittore, illuminarci. Altrimenti stai facendo un terribile lavoro, visto che non riesci nemmeno ad azzeccare una buona scrittura.
Dio santo, persino i protagonisti di Gioventù Cannibale erano più sensati e quelli erano davvero tremendi.
Questo è vandalismo, altro che romanticismo. |
Tutto in questo libro è forma. E neanche una buona forma, tipo il Tonio Kroger di Mann, la cui lacrimevole e francamente un po' noiosa storia è però condita da una prosa che mi fa piangere ogni volta e mi fa correre nell'angolino a rannicchiarmi e ripetere "non riuscirò mai a scrivere bene non riuscirò mai a scrivere bene" ad libitum.
No. Come un disco di Justin Bieber che promettesse di essere il nuovo Led Zeppelin IV: lo ascolti/leggi con aspettativa e una volta finito chiedi al commesso del negozio di dischi/libri i soldi indietro minacciandolo con un fucile a pompa. Una frode. E qui si chiude la sagra delle ovvietà.
Au revoir.
Scritto da Charlie Berkanan, pubblicato da Ugo Tovil
Nessun commento:
Posta un commento