sabato 30 marzo 2013

Tutto il potere a tutta la fantasia




Come ci piace ripetere: la linea non c'è.
Davvero. Non c'è alcuna linea. Nè curva né dritta né spezzata né dialettica.
Abbiamo un'idea che ci spinge.
Ma è una linea nella sabbia: 
un po' di vento
un po' d'acqua
un po' di piedi
e cambia forma o scompare.

Il Kollettivo va avanti un po' automaticamente.
D'altronde siamo un pugnetto di ragazzi che hanno un'urgenza dentro.

L'urgenza di scrivere.
Di tirare fuori qualcosa di cui non si parla spesso. 
O qualcosa di cui si vorrebbe parlare ma non si sa con chi.

Allora si tira fuori uno pseudonimo e ci si lancia nella rete.
Con - parlo per me - una trepidazione e una gioia autentiche. 
Come essere tornato bambino.
Scrivere diviene così un atto sovversivo e liberatorio.
Uscire dagli schemi e reinventarsi. Sfuggire alla rete creando.

Intessendo storie o scrivendo una recensione. O sparando cavolate.

Diamo perciò sfogo alla nostra sovversione interiore.
"La fantasia al potere" dicevano una volta.
Tempi migliori - forse.
Ma qui abbiamo la possibilità di essere la fantasia.
Di essere il potere.
Di creare.

Attendo l'opinione di tutti voi.

Nessuna linea.
Nessun padrone.
Nessun giudizio.

Tutto il potere a tutta la fantasia.

Ugo Tovil 
(reduce da sonno/alcol/politica)

2 commenti:

  1. E cosi' sia. +Disaronno -gusto.

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    Risposte
    1. prossimamente si aprirà la grande stagione delle conferenze registrate da ubriachi. Ugo&Husky in "La coscienza di classe sta nel precariato - una discussione da ubriachi neri".
      Anche questa è creatività e spontaneità.

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