...il tuo sorriso, la sera come il giorno, per non dimenticarmi di essere sulla giusta strada...
Ci siamo forse dimenticati di essere animali?. Di cosa abbiamo bisogno veramente?.
Certe sere, anzi tutte le sere, penso al mondo e vedo solo molta confusione attorno a noi. La velocità del cambiamento, il mio avere già ventun'anni quando ieri costruivo capanne in giardino e torte di fango. Il mio sonno perenne la mattina e i compagni di viaggio che cambiano e che spesso fortunatamente sono gli stessi, di cosa abbiamo bisogno?.
Domani aprirà la borsa e inizieranno a correre tonnellate di miliardi, tonnellate di barili di petrolio, tonnellate di biscotti, tonnellate di caramelle, di cosa abbiamo bisogno?.
Domani partiranno milioni di treni, milioni di case verranno chiuse a chiave, migliaia verranno derubate, di cosa abbiamo bisogno?.
Domani cadranno milioni di lacrime, tante che potrebbero bastare per irrigare migliaia di campi. Ma risuoneranno anche milioni di risate, tanto che se riprodotte tutte insieme il suono arriverebbe da un capo all'altro della terra, di cosa abbiamo bisogno?.
Oggi la borsa ha chiuso e le milioni di tonnellate di miliardi si sono fermati così come i barili di petrolio e i biscotti, le caramelle. Di cosa abbiamo bisogno?.
Oggi i treni si sono fermati, milioni di case si sono aperte e non sono state derubate. Di cosa abbiamo bisogno?.
Oggi sono state asciugate milioni di lacrime e migliaia di persone han trattenuto le loro risate. Di cosa abbiamo bisogno? .
Migliaia di persone hanno smesso di credere in Dio oggi.
Migliaia di persone hanno iniziato a credere in Dio oggi.
Ne abbiamo bisogno?.
Io ne ho bisogno e non me ne vergogno.
La cosa bella però è che non è il vostro Dio ma è mio punto e basta. Non si tratta di puro individualismo perché il Dio che mi appartiene mi esorta alla comunità, esige che io lo condivida con gli altri. Non vuole chiese, non le ha mai volute perché gli basta quello che qualche stronzo chiama creato. Non vuole la mia preghiera perché per lui le preghiere sono le scelte che faccio ogni giorno.
Vuole essere con me e consigliarmi perché lui è tutto ciò che ritengo giusto per me e per gli altri. Il mio Dio si esprime nel mio essere in buona fede quando penso agli altri.
Il mio Dio si riconosce nella figura di Gesù ma non nella gran parte dei suoi seguaci...oh se sapessero che anche Gesù frequentava le puttane!
Gesù che salito al tempio ha bestemmiato rovesciando le bancarelle dei mercanti e non Gesù che lava i piedi ogni giorno ai banchieri di turno...eh no....in questo mondo ci sono molti meno cristiani in verità. Ecco,il mio Dio mi ha fatto conoscere questo Gesù, quello che Chavez ha definito il primo rivoluzionario.
Insomma il mio Dio non ha creato un bel niente e suo figlio non ha camminato sulle acque. La vera creazione spetta a noi come spetta a noi tornare a guardare ai veri bisogni e se è vero che dentro di me risiede il mio Dio e non quello del prete di fiducia allora ho scoperto ciò di cui ho bisogno. Per essere libero.
Il buon senso.
La tenerezza.
La giusta via per tutti,
il mio essere continuamente in buona fede,
la paura che odia.
L'odio che ha paura lo chiamo Dio.
La violenza del linguaggio si chiama Dio.
Perché il Dio che ha un nome non esiste. Esiste Dio nella sostanza
Il tuo corpo è disegnato da Dio.
Come spiegarlo.
Lo senti se lo cerchi perché sei tu stesso.
Non è Bibbia ne comunione.E' frastuono d'amore.
L'unica vera via che si perde spesso, ma che torna come terremoto e rende sfollati.
E' il senso di colpa.
E' il non saper perdonare ma soprattutto il perdono, vero cuore di Dio.
Puoi rifiutare il suo nome, la sua parola e chi la predica ma non il suo spirito perché siamo noi.
E' scienza, razionalità.
Quella non esiste in sostanza,
anche se ci abbiamo creato un mondo sopra.
Dio è cammino in salita, profonda salita.
Qualcuno lo chiama Dio.
Tu chiamalo come vuoi.
Anzi non chiamarlo neppure
ma ascoltalo con le cuffie giuste.
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