martedì 21 maggio 2013
La legge non è uguale per tutti.
ANATOMIA DI UN PENITENZIARIO.
Dentro le città dormienti ampi spazi,
terribili.
Buchi neri dentro le città
terribili, inquietanti.
La modernità accecante
dorme, ribolle crescendo di rabbia.
Universale trattamento, miliardi i punti di vista.
"Omogenea è la società" spara il legislatore
"Omogenea è la società" sussurra il Furer.
E se così non fosse?.
Se non fossimo tutti uguali?.
Non lo siamo buon cristiano, non lo siamo.
Per fortuna.
"Omogenea è la società" spara il legislatore
"Omogenea è la società" sussurra il Furer.
E se cosi' non fosse?.
Se così non fosse la puliremo
mentre dormono le città.
Con ampi spazi la disinfesteremo
Con terribili buchi neri la renderemo perfetta.
Nel frattempo non temere,
non ci cadrai nei buchi neri e anche se fosse
stai tranquillo.
La legge non è uguale per tutti.
Oggi torno a scrivere dopo una lunga pausa. Ho pensato a lungo di scrivere, ho meditato. Devo confessare che il più delle volte la pigrizia ha avuto la meglio ma per il resto ho sentito il bisogno di far lievitare il caos degli eventi, delle situazioni, della vita in generale.
Devo appunto ammettere che la vita di questi tempi è sempre piu' impossibile da riordinare, da capire o da pianificare tanto che ho già rinunciato al tentativo di darci un ordine e forse anche un senso.
Delle certezze però le ho e queste mi guidano molto bene in questa giungla.
Oltre ad essere sempre più sicuro di essere malato di sonno - e qui mi scuso con tutti coloro che in questi mesi mi hanno aspettato invano in stazione, o in biblioteca o in qualsiasi altro posto - sono certo che il mio fine non diventerà mai un mezzo.
A questo punto rischio di diventare incapibile lo so. Il mio fine molti lo chiamano fede, altri ragione di vita, altri energia atomica, altri amore. E' quella cosa per cui vale la pena svegliarsi la mattina, quella che solo a pensarci ti viene la pelle d'oca. Tutti abbiamo un fine anche se non sempre è ben definito. Ci parla però continuamente e noi siamo costretti ad ascoltarlo. Spesso decidiamo di voltarci e di non sentire per poi sbattere la testa pesantemente pentendoci nel maledire noi stessi e il mondo.
Poi c'è la realtà, la quotidianità scandita come marcia militare da passi obbligati e coerenti.
La vita è una carta prepagata piena di interessi che continuano ad aumentare il nostro debito d'ossigeno che ci strozza, ci ammala.
Il fine che qualcuno chiama amore muore in coda all'ufficio postale,
il fine che qualcuno chiama fede soccombe dentro un seggio elettorale,
l'energia vitale diventa aria viziata dal respiro di funzionari addetti alla semplificazione, burocrati,
imprenditori di vario tipo, politici di partiti rossi e neri, bianchi e verdi, scudati o gigliati e poi persecutori, perbenisti e scommettitori, opportunisti e chi più ne ha più ne metta.
Sei d'accordo? Benvenuto nel grande carrozzone, splendida metafora di una vita già malata.
Non sei d'accordo? Benvenuto nel grande calderone, il sottoproletariato dei gran testoni col vizio dell'alcool, se capiti bene.
Ma più in generale in tuo fine strozzato e malato diventa un mezzo.
Questo è il grande merito della burocrazia e il buon Marx non l'ha capito in tempo.
Ma quali nani malefici, si sa che c'hanno il cuore troppo vicino al buco del culo.
Ma quali camicie verdi e nemici da battere.
Abbiamo un problema più grave da risolvere: il nostro essere divoratori bulimici della legge, che ci rende schiavi, che costruisce buchi neri, che ammazza ciò che qualcuno chiama fine, che qualcun altro chiama amore o energia che ci impone ciò che è giusto e ciò che è sbagliato o che al massimo ci consiglia chi deve essere giustificato o chi linciato pubblicamente perché potenzialmente virale per la società.
Perché in fin dei conti De Andrè ce l'ha detto qualche anno fa: " c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo, io son di un altro avviso, son bombarolo! ".
La pioggia arriverà presto e non sarò da solo
e a quelli che saranno vicino a me dirò:
" Son bombarolo!"
*Mi scuso per la scarsa qualità dell'immagine ma sono in completa emergenza tecnologica!.
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bellissimo!
RispondiEliminagil
davvero un gran post!
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