Ieri ero in piazza a vedere i festeggiamenti per l'elezione del sindaco di Vicenza e mentre sorseggiavo un bicchiere di spumante ho incontrato Gigi il complottista.
Gigi il complottista è una figura leggendaria che si aggira per Vicenza. Per lui qualsiasi avvenimento è frutto di un complotto e quando parla tutto sembra tornare, poi lo guardi bene e ti rendi conto di parlare con Gigi e che quindi non è da prendere sul serio. Spinto però da una curiosità quasi masochista gli ho chiesto: "Gigi cosa ne pensi di queste elezioni?".
Lui mi guarda, si sistema come se dovesse fare un comizio e attacca:
"Buonasera a tutti, buongiorno a tutti.
Parlo delle elezioni di Vicenza oggi. Potrei gioire per il risultato o eventualmente essere triste e arrabbiato. Sono contento per qualche amico devo ammetterlo ma per quanto mi riguarda il gaudio ad un certo punto si blocca. Amo riflettere sulle cose partendo da lontano per poi arrivare al particolare o eventualmente partire dal particolare per poi allargare l'inquadratura. Il risultato è comunque lo stesso.
Oggi proverò con la prima modalità.
Sono venuto a conoscenza della disavventura capitata ad un boscaiolo. Spogliato dai debiti e dalle tasse ha chiesto ad un suo amico di ferirlo con una sega per poi ricevere i soldi dall'assicurazione, questo accetta con la promessa di avere una parte dei soldi ma sbaglia, taglia l'aorta e uccide il suo amico.
A tutti voi sarà capitato di sentire cose del genere.
A tutti noi sarà capitato di accorgersi di quanto dipendenti siamo dal denaro, di quanto potente sia nel far compiere a noi comuni mortali le cose più assurde. Perchè il denaro è la personificazione del potere nel suo essere così impersonale, antirazzista e senza alcun pregiudizio si fa governare da chi lo sa muovere.
Chi non lo sa usare è rovinato e il circlo vizioso prosegue,diventa sempre più grande.
Dopo questa serie di ovvietà ti racconto un'altra semplice storia che risale ormai a cinque anni fa ed è molto simile a quella del boscaiolo che vuole fregare l'assicurazione. Gli esiti sono però diversi.
La più grande banca Americana decide di assicurarsi con la più grande compagnia di assicurazioni in ambito finanziario, riconoscibile pure come sponsor sulla maglia di una squadra inglese.
Il patto è semplice: se noi sbagliamo investimento voi ci risarcite. Se faccio un incidente con la mia auto l'assicurazione mi risarcisce giusto?. Se però l'incidente lo provocassi volontariamente proprio per puntare al risarcimento un pò come ha tentato di fare lo sfortunato boscaiolo che cosa succede?.
Succede che l'assicurazione interviene salvo sfortunati inconvenienti.
Nel 2008 dunque questa banca americana decide di fare degli investimenti rischiosi, di vendere titoli tossici proprio per far collassare il mercato immobiliare con l'obiettivo di ottenere il risarcimento previsto.
La storia termina con il fallimento della compagnia assicurativa che non riuscendo a far fronte al risarcimento provoca l'intervento della banca nazionale americana.
Questo caro mio è l'inizio della crisi americana che poi ha investito l'Europa.
Potrei poi ripercorrere la storia di come suddetta banca è riuscita ad arrivare a questo, chi ha permesso che tutto ciò avvenisse, quali leggi hanno favorito l'esplosione della speculazione e quali altre invece sono state abolite ma per questo ci sono articoli su articoli e centinaia di libri.
Questa storia ha nomi e cognomi. Non ho voluto citarti i nomi della banca e della compagnia assicurativa, vatteli a vedere se ti interessa. Se poi ti interessa ancora di più vai a vedere chi ha lavorato per tale banca e che lavoro fa adesso. Troverai un sacco di cose interessanti e forse, se alla fine di tutto crederai a questa storia, inizierai a dubitare della buona fede di molti. Dai vecchi signori della politica fino ai nuovi politici con il giubbotto di pelle.
Anche i politici con il giubbotto di pelle poi vogliono costruire la Tav. Sappi bene che il Corridoio 5 dovrebbe partire da Kiev e arrivare in Portogallo. Dico dovrebbe perché l'Ucraina si è già tirata fuori e anche il Portogallo e per onor di cronaca anche in Francia la Corte Costituzionale francese ha comunicato che non ci sono i soldi. Detto questo, in Italia i problemi non mancano e non parlo della Val Susa. Parlo del nord-est.
Questi intelligentoni vogliono far passare la Tav bucando il Carso noto per la "robustezza" delle sue rocce. I comuni sloveni son molto preoccupati tanto che hanno iniziato a scrivere delle lettere alle istituzioni italiane: nessuna risposta. Senza contare che se qualcuno vuole andare in treno in Slovenia da Trieste non ci può andare perché non ci sono i treni.
Costo della tav in Italia: 24 miliardi. Vai a vederti quanti miliardi ha raccolto lo stato con la riscossione dell'Imu e rifletti.
Cosa c'entra il discorso delle banche con la Tav?
Non molto anzi quasi nulla effettivamente se non per una piccola cosa: perché tutto questo si viene a sapere dopo?. Non dico prima ma almeno mentre si prendono le decisioni. Perché la risposta è sempre la stessa, ovvero: " Son cose più grandi di noi, son trattati internazionali".
Sappiamo che il denaro è il potere, sappiamo che si muove in borsa ma non sappiamo chi lo muove e chi decide a favore di chi muoverlo.
Sappiamo che la Tav si farà, non sappiamo a nome di chi han deciso di farla.
Non sappiamo troppe cose.
Pochi dettagli, informazioni mai totalmente sicure convergono su un'unica verità: la maggioranza ci perde e una minoranza ci guadagna. E la cosa triste è che la maggioranza vota in tutti i sensi gli interessi della minoranza.
Sono partito da lontano per arrivare alle elezioni di oggi. Di fronte a tutto questo conta ancora l'elezione di un sindaco?.
Si, conta ancora. Perché la Tav un giorno, probabilmente molto lontano passerà anche qui e la pagheremo noi.
Perché la crisi nonostante tutto si sente, le scuole cadono a pezzi, gli asili chiuderanno come i negozi, anche in corso Palladio.
Perché Vicenza è in alluvione permanente, non abbiamo voluto guardare lontano quando si decideva di costruire e costruire ancora.
Perché i monti franano e i soldi per sistemare le strade non ci sono come mancano per mille altre cose purtroppo.
E chi se la prende con il sindaco di turno si sbaglia di grosso, perché questo i soldi non li ha e non è totalmente colpa sua. Potrebbe usare meglio quelli che ha? Forse si ma il risultato non sarebbe comunque tanto diverso.
Gioite pure dunque vincitori, soffrite pure voi sconfitti, per quanto mi riguarda la vostra gioia e la vostra sofferenza fanno parte di un'unica più grande illusione."
A tutto questo ho risposto:
"Ma vaffanculo Gigi, vai a berti un bicchiere di rosso va".
Detto questo, come tutte le volte che incontro Gigi il complottista la domanda è sempre la stessa, almeno per un attimo, almeno il tempo per un pensiero: e se Gigi avesse davvero ragione??.
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