Sulle note di Chopin, fresco di visione, desidero commentare un film dalla poesia ormai rara ambientato nei primi anni del secolo scorso.
Gioco di donna è una pellicola dedicata all'amore, grande, senza limiti, che sfiora l'impossibile.
Una tragica premessa porta una perspicace Charlize a vivere una vita di sentimenti infuocati, tradimenti. Per assaggiare tutti i frutti di un esistenza volatile.
Quando poi trova il vero amore lo riconosce subito ma il suo modo di affrontarlo è criticabile. Troppo passionale da accettare facilmente.
Le difficoltà della seconda guerra e le differenze di opinione portano i suoi due cari lontano da lei. Il suo sentimento è cosi profondo che farà ciò che solo i pazzi romantici riuscirebbero a fare: amare senza riconoscenza. Mentendo e distruggendo la sua reputazione, tra scorrere di lacrime, per il solo bene di ciò in cui crede di più.
Ci si può innamorare di una fotografia.. o di una musica.
Ci si può innamorare di una persona che non si conosce.
Ahimè, quello che deriva da simili pensieri è poco benevolo.
La passione più forte e intensa, per sua stessa natura, non può essere facilmente scoperta. Sfortunatamente, la volontà non basta ad allontanarla da se. Quello che distingue gli esseri umani dagli animali dicono sia l'intelligenza. Ma ciò che distingue un essere umano dall'altro, è il coraggio di legarsi a qualcosa in cui si crede con tutto il cuore, contrari al parere dei molti.
Come si può proseguire cosi? Solo con la fermissima convinzione che ciò che si insegue sia amore.
"Il destino è sempre una buona scusa per quelli che soffrono di mancanza di coraggio" - gioco di donna. Una meravigliosa sceneggiatura.
Dédié à Enne
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