sabato 22 giugno 2013
La banca
La banca è un luogo diabolico.
Nata probabilmente dalla mente di una precedente incarnazione di Herr Doktor Mengele quando ancora si faceva chiamare Fugger la banca è un labirinto burocratico-kafkiano fastidiosissimo. Lo ammetto: sono prevenuto. Non mi piace l'istituzione banca e figuriamoci entrarci.
Ma andiamo con ordine.
Qualche giorno fa mi chiamano i miei genitori. Ero nella Steppa intento a godermi i raggi del sole e a sciogliermi al caldo della mini estate di quest'anno. Mi avvertono che il Sior Sindaco della Desolazione finalmente mi ha corrisposto il dovuto per un paio di eroici giorni al servizio della città. Qual gaudio! Pecunia dal cielo!
Per tale motivo son salito sulla bestia di ferro e mi sono scaraventato a casa. Per motivi di ordine fisico sono arrivato dopo mezzogiorno - di venerdì.
Alle ore 3.50 mi presento in banca.
Non c'è bisogno di dire quale fosse la temperatura a quell'ora. Dico solo che con pazienza nei giorni precedenti avevo fatto un saltone di qualità passando dal sembrare lo stecchino di un giacciolo al limone al sembrare lo stecchino di un ghiacciolo alla cola. Inforco dunque la biga e raggiungo la banca.
Entro in uno stato pietoso. Sembro il blob. Sono alto circa 190 centimetri in ambiente freddo. Al momento raggiungo forse i 40 in stazione eretta. Spando sudore e vedo il bancomat corrugarsi per l'improvviso cambiamento di PH dell'ambiente.
Sempre semidisciolto mi rivolgo alla cassiera con un sorriso sincero: "Dovrei incassare questo" e le porgo l'assegno.
Scuote la testa. Il sorriso si congela. La temperatura crolla.
"L'orario di cassa è fino a mezzogiorno"
Mi rabbuio. Divento colore dello stick di liquirizia di un altro famoso ghiacciolo. (sì sono fissato coi ghiaccioli ma guardate che temperature ci sono!)
Inizio ad imprecare a bassa voce mentre sta tizia mi dice che si può però riversalo in conto. Diventa disponibile in un paio di giorni ma è sempre meglio di niente. Le porgo la carta.
"Ah ma è questa...no mi spiace ma non si può. Però se vuole..." E giù di bla e bla e bla e bla...
Mi sgancio seguendo le regole della pacifica convivenza. Sono un'anima buona in fondo altrimenti la testa della tizia sarebbe già su una picca. Mi aggrappo alla bici perché appena esco al sole riperdo la forma solida. Rischio di sublimare.
Arrivo ad un'ALTRA banca. So che fanno cassa al pomeriggio e il buonumore è tornato.
Mi avvicino alla porta. Guardo l'orologio e guardo l'orario di apertura e guardo l'orologio e l'orario e l'orario e l'orologio e l'orologio e l'orario...
In paradiso risuonano le sirene e un grande messaggio in rosso appare sulla scrivania touchscreen del Padre: "ALLARME CADUTA SANTI"
Mi fermo appena prima di San Geremia.
La tipa dall'altra parte mi ha fatto arrivare cinque minuti dopo l'orario di chiusura.
Ora una domanda seria: che cazzo serve fare consulenza dalle otto della mattina alle 16.35 e tenere aperta la cassa solo fino alle 12? C'è un motivo valido forse?
Ho capito che ai pensionati piace andare a prendere i soldi in mano senza passare per tutta quell'oscura tecnologia che è opera del demonio ma se uno non è pensionato/a spasso che fa? Io mi son fatto duecento km per sta stronzata ed è un po' colpa mia. Ma se uno lavora dalle 8 alle 18? Chiede un permesso?
Ghiaccioli di tutto il mondo prendete i vostri stecchini e tirateli in testa agli impiegati chiacchieroni. Mannaggia la miseria!
(Poi si chiedono perché ci sono scazzi al G8 o perché ci stanno un sacco di persone che Monti lo ucciderebbero? Vedete un po' voi!)
Al prossimo assegno mannaggia-al-cazzo.
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