mercoledì 19 giugno 2013

Recensione degustazioni alcoliche capitolo due.







Benvenuti a Rabosolandia.

Da pochi giorni , il territorio compreso tra le provincie Trevigiane e Vicentine è stato ufficialmente proclamato La Landa dell'incantevole Raboso.

Attratto da una così altisonante nomina, ho subito preparato le valigie fegàtiche e intrapreso un percorso costellato di assaggi. Enoteche, trattorie, feste pubbliche; nulla è stato tralasciato.

Il viaggio prevedeva un oculata pianificazione delle finanze, considerata la mole di varietà cosparsa per la Landa. Inseguendo la qualità di questo amabile rosso amaranto, la prima tappa è quindi la più sostanziosa ed economica: l'enoteca. La produzione Trevigiana, come mi disse l'oste, "ha un punto in più". Già forte della mia personale esperienza, ma ancora una volta persuaso al momento dell'assaggio, non ho potuto dargli torto. Due sono state le specie prelevate di questo vino rosso tendente al dolce: il frizzante e il fermo, di provenienze uno Trevigiana appunto e uno vicino Camisano se ricordo bene. Descrivervi e decidermi su quale merità di più è arduo quanto percorrere tutte le bancarelle del vinitaly. ..No non esageriamo.. però è comunque ostico. Probabilmente il più frizzante alla lunga può perdere il confronto.

E' venuto poi il turno della trattoria. Luogo dal sapere ben consolidato nella scelta dei suoi fornitori. Questo Raboso ancora marchiato TV è cosi buono, equilibrato, stuzzicante e seducente che rischia spesso di consumarsi prima dell'arrivo della pietanza. E qui si potrebbe dire che il delittuoso è il bevitore, ma il mandante è il magico produttore del nettare.

La festicciola/sagra che conclude il tour non è una a caso. Famosa da parecchi anni per proporre ottimi vinelli a un prezzo più che appropriato, e conservato in bottiglia di vetro anzichè la solita spina. Inutile dire che una bottiglia attrae la successiva come il fiore per l'ape in primavera. Questa qualità comunica meglio con il più giovane degustatore proponendo un mix di frizzantezza, dolcezza e leggerezza senza mai stancare o sembrare acida.

Che dire..un bel 10 dal cuore a tutti questi esemplari di scarlatto fluido.
A tutti voi il consiglio di assaggiarne presto, e a me l'augurio di nuove lande da scoprire!

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