domenica 8 dicembre 2013

Così anche oggi si sta consumando  l’ennesima  grande messinscena, l’ennesima  truffa delle truffe. Truffa che quasi m'aveva convinto.  
Viste e capite ( per quello che è stato possibile)  queste  primarie, mi sono sembrate prima  di tutto un grande  spettacolo, una messinscena grandiosa  e poi , per dirla con le parole della Ginzburg,  una “negrigura” .
Eppure la domanda fatidica me la sono posta ugualmente: chi votare nel caso?
La scelta li per li era  caduta su Civati. Ne ero soddisfatto ? no!
Molti dubbi: Perché  s'ostina anche lui a far vivere il cadaverino?! non lo vede che gli sta solo facendo del  gran male?! Non prova un po’ di compassione?! Perché non ammette che il caso è drammatico, fuori dalla sua portata?  Se non s’ostinasse così tanto con questo corpicino di certo morirebbe in poco tempo. Sarebbe doloroso ma  a volte è necessario che le cose seguano il loro naturale decorso. E poi con quale coraggio chiama vita quello stato di cose ? e ancora chi chiamerebbe dibattito democratico una  mano che, presa da uno spasmo incontrollato,  picchia e mutila un’altra parte del suo stesso corpo.
La buona fede può scusarlo per le bugie che si racconta, che mi e ci racconta?
No, non può assolverlo. Anzi dico di più la buona fede non può assolvere proprio nessuno. Per come la vedo io, è la buona fede ad aver riempito Alexanderplatz e piazza Venezia e piazza Omonia e tutte le piazze che fecero un gran male alla democrazia. Certo quelle piazze erano riempite anche dai  figli di cane che avevano capito come andavano le cose e si gustavano la festa, ma ritorno a dire che quelle piazze erano soprattutto riempite dalla buona fede.
 Non lo si giustifichi, lo so che  “tiene famiglia” ; e poi lo ammetto, costruire qualcosa di nuovo non è poi cosa che si risolve in quattro-e-quatr’otto. Se poi uno passasse dall’intenzione all’azione, finirebbe per indispettire “i vassalli della Destra stupida e della Sinistra bugiarda” e  dovrebbe pagare  con l’espulsione.  E il Civati non vuole né  indispettire né tanto meno essere sbattuto fuori da quel carnevale che gli paga da viviere.
E poi per quale ragione? Il pubblico non smette di applaudire, è divertito.  Perché deluderlo?!
Bisogna ammetterlo, questa democrazia puttana che si esibisce e si denuda,  piace, accontenta e commuove. La pornografia  incanta  veramente a tutti.
Ma ciò che manda davvero in visibilio la folla è sentirsi amata. Come si fa a non amare chi scioglie la democrazia nell’uguaglianza?!  Tutti, nessuno escluso, sono uguali e nessuno è migliore. Quanta tranquillità porta questa uguaglianza e quanto consenso! Così il disonesto non è peggiore ma uguale all’onesto, il pavido al coraggioso, l’indegno al meritevole, e  morte al pazzo manicheo che fa della diversità tra giusto  e ingiusto giusto una religione e una vanteria. Ecco signori perché non ho votato, io sono un pazzo e i pazzi non votano; i pazzi si lasciano soli a sbraitare  a più non posso. Non mi resta che augurare ai sani “felici primarie games e  possa la buona sorte essere sempre a vostro favore”.

UOMO NERO

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