venerdì 9 maggio 2014

Aurora



Albeggia e balugina, mia Marlene,
e brucia come l'estivo frumento
questo nostro affetto in catene
e sibila nei cuori un mutamento
che grida e tace e canta e lene

questo amore che è un tormento.
E ancora il cuore a te mi tiene
e ancora respiro per il tuo bene
e non c'è limite a ciò che sento.

Sola tu sei il sole delle mie pene
e m'accechi finché sospiro a stento,
scorre il tuo spirito nelle mie vene.

Per la mia anima tu sei unguento
ma ora va e lasciami morir contento.

Vola come cenere nell'aurora.

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