lunedì 6 ottobre 2014

Sentinelle in piedi: le ragioni delle careghe


Ieri, 5 ottobre, ero per uno scherzo del destino presente in piazza Unità a Trieste.
A parte la bellezza della piazza stessa (chiunque ci sia mai stato confermerà volentieri), c'era un motivo dietro la mia presenza: alle 18.30, infatti, è iniziato il presidio delle "Sentinelle in piedi", gruppo aconfessionale (dicono) e apolitico/apartitico (sempre ipse dixit) che si oppone a quisquilie come l'introduzione dell'aggravante di omofobia, a matrimoni e adozioni gay e combatte in nome della famiglia tradizionale.

All'appuntamento con i grigi - come alcuni li hanno ribattezzati, visti i toni dimessi del loro vestiario - si sono presentate varie decine di persone di tutte le età, anche loro armati di libri, provvisti di sedie, palloncini, stereo, chitarre, birre e chi più ne ha più ne metta: le autonominatesi "Sentinelle in carega" (per i non madrelingua dei dialetti del Nord Est carega significa "sedia").

Alle 18.15 si era tutti lì, si ride, si scherza, si osservano le SiP (Sentinelle in piedi - d'ora in poi uso la sigla che altrimenti mi stufo) prepararsi, si curiosa un po' guardando i libri portati da ciascuno; alle prime avvisaglie di movimento delle SiP i careganti si lanciano ad occupare le famose lucine blu che rendono tanto speciale e psichedelica la piazza. Ne occupiamo un buon numero, vittoria!

La vittoria dura all'incirca quattro secondi: una signora alta - la portavoce - si presenta e con notevole arroganza ci intima di alzarci che le lucine le hanno "prenotate loro". Siora mia, un po' di calma, no ocori; ci spostiamo di venti centimetri e che vinca il migliore.

Le SiP si dispongono, sfidando il vento freddo, tutti composti aull'attenti col libro in mano; spuntano Verne, Chesterton, libelli di devozione e qualche Adinolfi. Da notare più di un e-reader, che i libri pesano. Nel frattempo le careghe iniziano le loro operazioni di guerriglia: canti, chiacchierate, prese in giro, chitarrate e slalom tra le sentinelle. Non manca chi, compostissimo, si siede accanto alle sentinelle e legge.

Contemporaneamente la portavoce ha allertato la Digos, il numero di volanti sale improvvisamente, da zero a uno (il conteggio finale sarà di due - DUE - volanti), e dei solerti agenti procedono ad identificare i facinorosi che, dal canto loro, si lasciano allegramente schedare o si confondono con i passanti.
Il tutto si conclude alle 19.30 con un comizio della portavoce - già presa d'assalto da numerosi ragazzi (era l'unica a poter parlare, le SiP fanno voto di silenzio per un'ora) - cui risponde un controcomizio di una delle careganti.
Il tutto senza il minimo incidente, schermaglie verbali escluse (il servizio d'ordine era parecchio sgradevole); questo non impedirà alle SiP di lamentarsi per l'inaudita violenza della contestazione.

Fine della cronaca.

Al netto delle opinioni personali di cui ognuno si fa portavoce riguardo temi quali la famiglia, i diritti delle persone (di qualunque orientamento) e la fecondazione eterologa/assistita, c'è un motivo per cui ritengo sacrosanto e necessario contestare questi sedicenti paladin* della libertà: la protesta, da loro portata avanti in silenzio, contro il ddl Scalfarotto che introduce le aggravanti di omofobia e transfobia alle già presenti aggravanti di razzismo e via discorrendo.

Le SiP protestano contro l'introduzione di quest'aggravante in nome della libertà d'opinione perché - a dir loro - il testo di legge è fumoso e tutto potrebbe essere giudicato come "omofobia". Loro non ci stanno visto che "non sono contro gli omosessuali" e manifestano in difesa della "famiglia tradizionale".

L'ultima affermazione meriterebbe un discorso a parte (che qui non affronterò) in cui potrebbero rincorrersi cose come l'antropologia, citazioni di Engels e dati statistici tesi a dimostrare che la famiglia è in crisi per ragioni sociali e non certo per l'ascesa della "teoria del gender" e dell'omosessualismo. Si potrebbe obbiettare che il calo delle nascite è dovuto alla crisi economica, a tendenze dovute alla crescita del benessere (i paesi ricchi fanno meno figli, lo sanno anche i bambini).

Quanto all'essere contro gli omosessuali, beh, la presenza di Forza Nuova ai loro presidi parla più chiaro di quanto possa farlo io.

Quello che mi rode, quello che mi ha portato a contestarli è che si voglia bloccare una legge il cui scopo è punire la discriminazione di orientamento sessuale, rendere penalmente rilevanti tutta una serie di comportamenti che - credetemi - hanno un impatto forte sulla vita di una porzione consistente della popolazione; inoltre, pur non definendola, il ddl si scaglia contro l'omofobia, non contro la propaganda a favore della famiglia. Per quanto stupide possano sembrarmi le vostre idee, la censura non ve la auguro.

Quello che mi auguro, alla fine di questo post, è che le SiP si rendano conto prima o poi di stare combattendo una guerra sbagliata e che il diritto di essere retrogradi è sacrosanto, purché non intacchi il diritto altrui di vivere una vita serena. Un giorno, probabilemente, ci scontreremo sui principi che propugnate. Per oggi mi limito (ma non penso di essere solo) a contestarvi perché state dicendo cazzate malinformate.

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