Recentemente è stata allestita a Vicenza la mostra Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh (La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento), curata dal dottor Marco Goldin per il gruppo Linea d'ombra; dopo averla visitata mi sono sentito ispirato al punto di scrivere questa mia piccola poesia – affettuosamente dedicata al dott. Goldin.
Pa' la Mostra de i noturni
7 gennaio 2014
Il dottor Marco Goldin |
Me vien voja de parlar un pochetin
de 'na bestia ch'al mondo la x'è rara,
sì ch'ognidun al fin par ben s'impara
cosa x'èlo st'animal ciamà Goldin.
I dise in gir ch'el x'è n'accomulador:
ch'el ciapa bona roba d'ogni sorta,
ch'el bate dei muxei d'ogni porta
par prenderse de l'Arte i bei tesor;
de' l'artisti d'ogni tempo e costume,
li pianta soto un mexo smacà lume
ch'el smorza anca i pì vividi colori;
po' li fica tuti quanti in t'un canton
schisati come l'ostreghe s'un spreo —
e i mati varda e dise: «Va' che beo!»
ciamando poi l'amixi — ch'in procision
i l'entran piano piano per vardare
de sta bestiassa el meracolo compiù:
che ne le stazette g'ha parecià su
'na mostra bona sol par biastemare!
* Per coloro che non parlano o non conosco la lingua veneta, eccovene una traduzione:
Per la Mostra dei notturni
Mi viene la voglia di parlare un pochettino
di una bestia che al mondo è rara,
così che ognuno alfine per bene si impara
cos'è quest'animale chiamato Goldin.
Si dice in giro che sia un accumulatore:
che prenda buona roba di ogni sorta,
che bussi dei musei ad ogni porta
per prendersi dell'Arte i bei tesori;
quando ha preso le opere dei pittori,
degli artisti di ogni tempo e costume,
li mette sono un lume mezzo smorto
che smorza anche i più vividi colori;
poi li ficca tutti quanti in un angolo
schiacciati come ostriche su uno scoglio —
e i matti guardano e dicono: «Guarda che bello!»
chiamando poi gli amici — che in processione
entrano piano piano per guardare
di questa bestiaccia il miracolo compiuto:
che nelle stanzette ha preparato
una mostra buona solo per bestemmiare!
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