sabato 23 febbraio 2013

Svegliami che c'è da votare


"Ha conati di vomito la terra
e si stravolge il cielo con le stelle
e non c'è modo di fuggire
e non c'è modo di fuggire mai
svegliami svegliami svegliami"

venerdì 22 febbraio 2013

Votare sì, votare no, votare boh




Il Kollettivo Ferramenta ama parlare di politica. Specie da ubriachi. Perlomeno di sicuro Ugo e Husky. Poi arriva Charlie che inizia a tirar rutti e a dire cattiverie e a raccontare malvage barzellette sull'URSS da buon stanacomunista qual è. D'altronde - dice biascicando - se ci sono i cattocomunisti ci sarà spazio pure per la rivoluzione popolare luciferina no? Noi di norma non ci azzardiamo a commentare.
Ugo e Husky sono sempre stati all'incirca sulla stessa lunghezza d'onda - più o meno - e quindi più che dibattiti veri e propri con tesi ed antitesi a discrezione degli attori si sono dimostrati scambi d'opinioni tra cervelli rincreniti da sonno e alcol. Husky parla di politica e sociologia e Ugo del rapporto politica-linguaggio e/o della situazione internazionale. Che è sempre invariabilmente brutta.

Ora è tempo dell'ennesimo momento della verità. Sono arrivate le agognate elezioni. Chi votare? Ma soprattutto: votare?

Votare per noi è importante. Non ci illudiamo di cambiare il mondo con un pezzo di carta; da minoritari (e minorati) quali siamo sappiamo per certo di non vincere e di non governare tramite la nostra scelta. Noi siamo quelli che vince sempre qualcun altro. Siamo la squadra che sceglie lo sfigato goffo e incapace alle partite di calcio in cortile. E lo sceglie per primo.

Non per questo ci arrendiamo al mugugno dell'arreso. Noi scegliamo lo zoppo ma non quelli che si siedono a guardare la partita perchè non sono capaci. Anche se tante partite le abbiamo guardate dalla panchina. ( qui a parlare è Ugo Tovil perchè io, Husky Whisky, son sempre stato titolare.)
Non crediamo nell'astensionismo. Non votare è delegare il proprio diritto alla lamentela. Per Ugo - fedele seguace del dio delle lamentele - sarebbe insopportabile.

Anche perché non sono tutti uguali. Nossignore. Potranno esser tutti ladri ma nessuno ruba uguale. Un conto è rubare a chi non ha neanche gli occhi per piangere (ddl. 25/20.. detto "Salvalacrime") e un conto è rubare a chi ha già rubato. Se davvero la proprietà privata è un furto siano i rappresentanti da noi scelti dei novelli Robin Hood (ci va bene persino quello di Mel Brooks!).
Non vogliamo rassegnarci ai Ser Biss.

Votate.
Noi sappiamo già chi. Charlie bofonchia: "Movimento Sette Stelle di Hokuto". Noi manteniamo con poco dignità il riserbo. Votate chi vi pare.
Ma se non votate e poi vi lamentate fatelo fuori dalla portata delle nostre orecchie. Per quanto pigri e studenti ed inadatti ai lavori manuali siamo pur sempre il Kollettivo Ferramenta. E attorno a noi c'è altro che ferro pesante.

IL KOMITATO CENTRALE DEL KOLLETTIVO FERRAMENTA.
Ugo, Husky, Rey, Ruphus, Sinistro

giovedì 21 febbraio 2013

ELEZIONI ED ANIME SALVE.


Bianco e grigio.
Un sorriso di ferro.
Impassibile.
Tenebroso e vero come Andreotti.

Il sonno di una nazione addormentata di frequenze calcistiche e salotti che ci testimoniano la democrazia continuamente. Benpensanti che condividono la condanna unanime della violenza si spartiscono il loro pasto frugale come maiali in un porcile. Sono violenti usando la non violenza e i non violenti sono violenti. Rivoltare l’ossimoro per cogliere la verità è l’essenza di questo secolo del paradosso. Leggi la verità studiando le menzogne e da questo uccidili tutti con il tuo amore.
                                               Mettiamo dei cannoni ai loro fiori.

Loro ben curati e profumosi di master milionari falsi come l’economia reale respirano di domanda e offerta. Giocano al fallimento pilotato e speculano sul sorriso di un bambino. Capaci di risvegliare l’odio di chi non ha mai odiato conoscono la violenza del linguaggio e la manovrano per demolir speranze. Triste realtà che spingerebbe chiunque ad esser black block. Non siatelo nella sostanza ma nella vita. Praticate giornalmente la vostra guerriglia urbana saccheggiando il 7% di buono del prossimo. Scatenate sassaiole di baci e molotov di pensieri felici. Siate giusti nella realtà prima che nella mente. Manifestate il bello che esiste in voi fuori dalle piazze stabilite. Siate manifestanti il giorno prima e il giorno dopo le manifestazioni nelle vostre scelte.

Preferisco il freddo al caldo e non perché sono un husky. Lo preferisco perché è immensamente bello stare seduti davanti al fuoco che ti scalda. Ognuno di noi porta dentro un fuoco, qualche volta non lo sentiamo ma in fin dei conti basta ascoltarsi. Io ho imparato ad ascoltarlo e devo dire che qualche volta fa male.

Fa male vivere in una democrazia malata.
Fa male votare, almeno per me, il meno peggio.
Fa male l'ingnoranza.
Fa male il fascismo.
Fa male il populismo.
Fa male vedere la Grecia morire.
Fa male vedere quasi tutti i politici tacere sulla Grecia.
Fa male vedere questi politici.
Fa male pensare ai politici di sinistra e poi pensare a Berlinguer.
Fa male pensare anche a Pertini.
Fa male pensare alla disillusione delle persone e forse anche alla mia.
Fa male ascoltare Giorgio Gaber e capire che aveva ragione.
Fa male pensare...qualche volta.
Fa bene ascoltare Fabrizio de Andrè...e RESISTERE.

martedì 19 febbraio 2013

Un mondo piatto e il fantasy. Un consiglio di lettura poco oggettivo

[NOTA INTRODUTTIVA: oltre a non aver alcuna morale, non sono neppure imparziale. Cerco però, in luogo di essere obbiettivo, di essere onesto intellettualmente. Accontentatevi. O crepate, vedete voi.]


venerdì 15 febbraio 2013

LA GRECIA DI FRONTE AD UNA CRISI UMANITARIA - The Guardian


Gli stessi standard di povertà europei dimostrano che la Grecia è in crisi. Ma gli stati membri non intendono ammettere che la colpa è della troika.


Le società europee tendono a dare per scontato che le crisi umanitarie avvengano solo a seguito di disastri naturali, epidemie, guerre o guerre civili; che potesse accadere ad un paese europeo, in particolar modo ad uno stato membro dell'EU, sembra semplicemente fuori questione.