lunedì 4 novembre 2013

IL PAESE NON E' REALE.






     
                                                                                                 ROMA.  31 Ottobre 2013, Via del Corso.
                                                                                                 Manifestazione dei Movimenti per la Casa.




La metafora dell'iceberg rende che è una meraviglia. La punta illude e nasconde la vera sostanza che vive appena sotto il primo sguardo.
Si perché la realtà è sempre facile al primo sguardo, è chiara la realtà, è logica.
Credo sia necessario vedere il mondo da questo punto di vista perché ci si potrebbe perdere altrimenti...perché la realtà è altrimenti.
Fossimo esseri puramente razionali, il nostro destino sarebbe la perdizione mentre invece fa comodo anzi è vitale anche solo per un momento semplificare il mondo, costringerlo a routine.

Vitale però almeno per una volta è lasciarsi andare, navigare a vista massacrato dal groviglio di situazioni che la vita ci scaglia addosso quotidianamente. Il caos allora si manifesta, unica verità nel mostrare la sua presenza e assenza contemporanea. Il godimento è pensare di capirlo il caos, godimento è illudersi di afferrarlo mentre lui già ti ha educato.
I nostri piedi viaggiano possenti su pedane di ceramica. Basta poco per romperle e provocare una caduta.

 Credo e vedo ogni giorno una vera e propria lotta per la sopravvivenza.
Esistono delle grosse differenze.
Esiste la lotta di classe.
Criminale e complice è chi non lo ammette.
Ugo tovil, qui hai sempre avuto ragione.
Perché ho visto con i miei occhi un disoccupato perdere la propria casa e i propri figli, poi sono tornato a casa e ho visto uomini di stato tagliare una porchetta, ho visto la borghesia, ho visto che chiedevano un'altra legge elettorale. Ho sentito la mia rabbia, ho visto le vene di un uomo ingrossarsi mentre vomitava 900 euro mensili e un affitto impossibile da pagare. Ho visto parole in bocca ad un futuro leader tipo "start up", "innovation" ...l'ho visto sopra ad una 50 special senza specchietto per non guardare più al passato ma solo al futuro. L'ho visto che piangeva di rabbia perché non ne aveva avuto abbastanza di denaro e di fama...ma questo era solo un mio sogno.

Vedo molte cose e ne sento ancora di più... e non ci capisco più niente. Ma una cosa avverto e diventa certezza: provo in questo momento una gran dose di rabbia.
Che sia allora il mio nutrimento.
Il mio paese ha conosciuto il conflitto, è cresciuto di conflitto ed io sono pronto. Affilo dunque le armi che ho costruito per anni, sopportando, pazientando, discutendo.
Ora il momento è giunto, il nemico è individuato e non avrò pietà.