giovedì 6 dicembre 2018

La posta del cuore del dott. Tovil 3

SOS DOTT TOVIL
Un lettore in difficoltà chiede consiglio
Il dott. Tovil gli risponde

Caro dott. Tovil,

ho un problema.
Mi piace una ragazza ma sono un imbranato colossale e non so cosa fare: non so leggere i segnali, non so mai cosa dire, non so, non so, non so...in pratica non so come giocarmela.
A tutto questo si aggiunge la mia monumentale timidezza, coniugata con un'autostima che viaggia per le autostrade delle talpe da quanto è bassa...insomma, mi sento uno sfigato. E lei mi sembra irraggiungibile.
Cosa posso fare per dimostrarle il mio interesse senza che lei mi rifiuti al primo colpo?

Grazie,
belladdormentato@...

Caro il mio bell'addormentato,

punto primo: non disperare! Come spiego nella mia autobiografia (di prossima pubblicazione) Sfigato ma carino, c'è speranza per tutti. Più o meno.
Mi interessa piuttosto quello che dici sul non sapere come "giocartela". Si tratta di un'affermazione peculiare, come se tu ti affidassi ad un qualche sistema fatto di regole e punteggi per approcciarti alle altre persone. Spero non sia così, altrimenti temo ti troverai a vivere una vita spesso sconfortante.

Permettimi una metafora: la vita - specialmente quella sentimentale - è come il basket. Puoi imparare tutte le regole del gioco ed allenarti quanto vuoi - cosa sacrosanta, ma per giocare bene non basta: devi trovarti nel momento, vivere l'istante e, sfruttando l'istinto, coglierlo. Ci vuole molto allenamento per riuscire a tirare da tre e fare canestro; nessun allenamento però ti insegnerà mai quando è l'ora di tirare da tre. Quello si impara solo con l'esperienza. Sbagliando, provando e riprovando.

Ora, venendo al tuo dilemma nello specifico: perché senti di dovertela "giocare"? Perché ti senti così a disagio, perché la vedi così irraggiungibile? Non sono dei bei segni, sai?
Una persona cara - amicizia o amore che sia quello che provi - dovrebbe metterci a nostro agio, non il contrario. Questo è ciò che permette di distinguere un'ossessione (anche autoimposta) dall'amore.

Tu mi dirai: "Sì, ma insomma, mi piace, non stiamo mica parlando dell'amore per sempre nei secoli dei secoli amen"
E io ti rispondo: Certo, ma anche se non fosse l'amore della tua vita, sei sicuro che ti piaccia davvero? O forse te ne sei semplicemente convinto perché, in fondo in fondo, ti manca quella sensazione e ti piace un po' struggerti? Lo struggimento amoroso è una sensazione bellissima (specialmente quando si risolve) perché ci fa sentire vivi. Ci fa sentire grandi. Stiamo lottando per qualcosa contro un mare in tempesta di difficoltà ed ostacoli assortiti. Tutto bello, eh, ma ne vale la pena per una persona che in fondo non ti interessa poi così tanto?

Ah, che robe. Se io, dottore in psicocuorologia materialista, mi metto a fare il romantico vuol dire che siamo alla frutta.

Comunque, ecco un paio di consigli per "giocartela" - anche se, ripeto, al massimo te la dovresti giocare in discoteca, con una ragazza che potrebbe starci (mi raccomando SEMPRE consenso e rispetto, siamo nel 2018 e mi pare assurdo doverlo ripetere).

1. Sii te stesso ma non troppo: non inondarla di chiacchiere su di te, su cosa fai e su perché il tuo corredo genetico sfornerebbe figli bellissimi;
2. Ascolta: ti parlerà di sé (vv. punto 1, funziona reciprocamente), tu ascolta e cerca di scoprire la persona che sta dietro alla maschera sociale che tutti inevitabilmente indossiamo - ti aiuterà a capire se il tuo interesse è genuino o fabbricato;
3. Impara a leggere un minimo: se ti sembra annoiata, distratta o non interessata, prova a farti da parte e lasciale spazio;
4. Non insistere: vedi punto 3, ma vale la pena ripeterlo: non essere uno stress. Non insistere, non rompere le scatole, non pensare di essere la persona più importante dell'universo: NON LO SEI.
5. Non fidarti delle riviste che trovi in sala d'attesa dal dentista.

Spero di esserti stato d'aiuto, mio bell'adormentato e in bocca al lupo!
Cià

Dott. Tovil

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